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  • L’epopea di Luigi De Santis 1928-1934.

    Sotto la guida del noto gestore napoletano Luigi De Santis la Casa da gioco consolida la sua immagine di polo culturale e ludico.

    Luigi De Santis gestì la casa da gioco attraverso la S.A.C.M.S ( Società Anonima Casinò Municipale Sanremo) di cui era amministratore unico e direttore generale. La società con sede a Roma, ottenne la conduzione della casa da gioco  per 5 anni a partire dal 29 gennaio 1928, in esecuzione dello schema di contratto approvato in data 14 gennaio dello stesso anno. Nel documento la Società si impegnò, tra l’altro, a far costruire il Campo sportivo in regione Solaro campo Ippico anticipando la somma di un milione e mezzo di lire a carico del comune. L’art. 5 della Convenzione forniva un elenco degli spettacoli d’attrazione che dovevano essere tenuti ogni anno dal gestore: concerti diurni o serali, spettacoli di varietà, feste da ballo, rappresentazioni teatrali, spettacoli lirici durante il carnevale o la quaresima;  inoltre doveva allestire ogni anno tre manifestazioni a favore della beneficenza, di contribuire al tiro al piccione con premi di 200.000 lire almeno per ogni anno, di promuovere con la collaborazione comunale, feste di carnevale, concorsi ippici, gare nautiche, regate nazionali ed internazionali, ed altre feste che potessero divertire soprattutto i turisti.

     

    Nel documento fu inserita anche la spesa per l’orchestra sinfonica composta da almeno 40 musicisti e gli obblighi relativi all’ampliamento dell’edificio  che doveva essere all’avanguardia nella politica dell’accoglienza. Viene chiamato come consigliere artistico del teatro del casinò  il premio Nobel Luigi Pirandello e creata la nota compagnia teatrale “Marta Abba”.

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