La giuria popolare ha decretato i vincitori del Premio Letterario Internazionale Casinò di Sanremo Antonio Semeria della sezione “Inediti”. Ha prevalso per la sezione poesia Antonio Stango con la silloge “Ritorni”. Per la Narrativa ha vinto Marco Grassano con “Viaggio a Porto Braga e Averio
Questa la graduatoria finale della “Poesia inedita” :
Primo classificato :Antonio Stango (Arezzo) per la silloge: “Ritorni”.
Secondo posto a Marco Amadeo (Sanremo) per la silloge: “Conchiglie disabitate”
Terzo piazzamento a Silvio Perego (Legnano) per la silloge: “Il libro dei sogni perduti”
Menzione a Stefano Schirò ( Palermo) per l’opera:” Estofado de oro” e a Lorenzo Spurio (Ancona) per la silloge: “Il restauro delle linee” .
Questa la graduatoria finale della Sezione “Narrativa Inedita”
Primo Premio a Marco Grassano (Alessandria) per l’opera: “Viaggio a Porto Braga e Averio”
Secondo classificato Angelo Coco (Messina) per l’opera: “Notturno Veneziano “
Terzo posto a Giorgio Diaz (Firenze) per l’opera: “ Il mondo non si afferra”
Menzione della giuria a Enrico Berio per l’opera: “ Le confusioni di un ottuagenario ultranovantenne.”
Segnalazione della Giuria a Federico Marchi per l’opera: “Torna al telegiornale”. E’ stata inoltre presentata l’opera vincitrice della sezione narrativa 2019 “Mistral” di Giulia Dalla Verde.
Ha presenziato Luciano Mecacci che ha ricevuto la menzione della Giuria per l’opera edita:” Besprizornye. Bambini randagi nella Russia sovietica” (1917-1935):per la drammatica testimonianza, tra le pieghe della Contemporaneità, di un’infanzia violata e perduta, disvelata attraverso un’analisi oggettiva e partecipata.
Ospite d’Onore lo scrittore e poeta prof. Giuseppe Conte, , espressione originale ed intensa della migliore Letteratura italiana contemporanea, che ha declamato la lirica “Non ho un’Itaca” tratta dal suo memorabile poema : “Non finirò di scrivere sul mare” (Mondadori) .
La consigliera del Consiglio di Amministrazione del Casinò di Sanremo dott.sa Barbara Biale ha portato il saluto del Casinò. In rappresentanza del Sindaco e del Comune di Sanreno ha portato il saluto il consigliere comunale avv. Ether Moreno.
La cerimonia, moderata da Mauro Mazza, è stata trasmetta e si può rivedere sulla pagina Facebook “I Martedì Letterari del Casinò di Sanremo”.
Le opere vincitrici verranno pubblicate a cura della casa editrice De Ferrari, la stessa che ha editato il volume “Uno, cento, Mille Casinò di Sanremo” 1905-2015, prestigioso libro che racchiude la storia, l’arte, e l’architettura della casa da gioco.
Finalità del premio è quella di sottolineare la grande tradizione culturale della casa da gioco, coinvolgendo scrittori emergenti, che potranno così avere un canale in più per farsi apprezzare.
Il premio è stato intitolato a Antonio Semeria, illustre personalità sanremasca, eccellente professionista, amministratore pubblico, editore, scomparso nel 2011 che nominato presidente del Casinò negli Anni 80, sostenne la nascita dei Martedì Letterari, come prosecuzione de “I Lunedì letterari” di Luigi Pastonchi. Semeria promosse le iniziative culturali ben conscio di come la Casa da Gioco dovesse tutelare e conservare la sua eredità e la sua immagine di salotto letterario e centro ludico.
Motivazioni delle segnalazioni e delle menzioni.
Segnalazione
a Federico Marchi
per l’opera : ”Torna al telegiornale”
per aver trasmesso i valori autentici di una disciplina sportiva esperita in segno di servizio , trasferendo l’attaccamento ad una istituzione basata sulla formazione dei più giovani allo spirito del sacrifico e dell’impegno in nome delle idealità sportive.
Menzione
a Enrico Berio
per l’opera :”Le confusioni di un ottuagenario ultranovantenne”
per aver recuperato in un turbinio di ricordi, sensazioni e pagine di vita vissute le emozioni del tempo che scorre, fermandolo nell’istante del ricordo nell’allegria di chi ha conservato, nell’amore per la letteratura, la ricerca di immagini e sentimenti che sfumano in un tempo eternamente sospeso.
Menzione
a Lorenzo Spurio
per la silloge : Il restauro delle linee
per aver scolpito il cielo, nell’ondeggiare del lampadario dei sogni, elargendo i ricordi vividi di chi nella cattedrale di natura vive e trasmette l’autenticità di un palpito di tempo … che Sarà.
Menzione a
Stefano Schirò
per la silloge : Estofado de oro
per aver cantato le macerie di carezze non date, dove anche il mare affioca la sua guerra, nella ricerca di un’ideale di bellezza e di felicità, che muta e scompare nella dimora delle delle conchiglie dimenticate.