Omaggio a Lucio Fontana al Casinò di Sanremo nel foyer sino al 30 ottobre

Lucio Fontana al Casinò di Sanremo

2 - 30 ottobre 2018

Introduzione alle opere.

“Noi continuiamo l’evoluzione dell’arte”, scrive Lucio Fontana sul suo Manifiesto Blanco, nel 1946 a

Buenos Aires.

Non c’è tempo più adeguato di questo per rileggere con maggiore attenzione le opere di un artista

così influente, quanto incompreso.

L’esposizione, seppur piccola, è un richiamo al percorso più articolato promosso dal Comune di

Albissola Marina e il Muda, in collaborazione e con il sostegno dell'Università di Genova, la

Fondazione Cento Fiori, la Fondazione Lucio Fontana e Agostino De Mari, insieme al patrocinio

della Regione Liguria, il Comune di Savona e di Albisola Superiore.

Qui a Sanremo mettiamo in mostra il fortunato incontro tra Lucio Fontana e la comunità artistica e

artigiana di Albissola, composta da grandi artisti fin dall’avanguardia futurista, che vide tra i

protagonisti Aligi Sassu e Tommaso Filippo Marinetti, nomi legati al Casinò di Sanremo per le

assidue collaborazioni in quei primi anni del ‘900.

Il percorso è dedicato a carpire le possibilità delle materie utilizzate da Fontana per comunicare e

diffondere i principi della poetica spazialista, sviluppata e messa a punto proprio con il Manifiesto

Blanco, pubblicato nel 1946 a Buenos Aires.

Partendo dalla prima opera, ovvero il disco di acciaio, trofeo per i campioni sportivi dell’Alfa

Romeo, si mette in luce la grande capacità collaborativa di Lucio Fontana. Infatti, egli, fin dagli

esordi, ha sempre portato avanti un continuo rapporto lavorativo con architetti, designer e grandi

marchi della produzione industriale italiana.

Con la piastra in terracotta, riconosciamo il suo bisogno di ridefinire la dimensione categorica dello

spazio-tempo, ma, probabilmente, in maniera più vicina alla cultura materiale della Liguria.

Il piccolo percorso prosegue con una litografia del 1963, perfettamente conservata, e chiaramente

in grado di formalizzare un nuovo spazio su carta, modulando il colore tra questo rosa intenso e il

nero, quello del cielo, oltre i confini terresti, nell’universo sempre più vicino alla conoscenza

umana.

Infine, una stupenda incisione, che segna, con ancora maggiore intensità, l’importanza del segno,

che è tempo, che è azione, che è luce su una superficie che cambia forma e incanta per la sua

infinitudine.

Oltre alle opere provenienti da alcune collezioni private, si troverà una bacheca con alcune

pubblicazioni che ripercorrono l’intenso rapporto tra Albissola Marina e Lucio Fontana, compreso di

amicizie fortificatesi nel tempo con altri artisti e grandi collezionisti.

Lungo l’intero percorso si comprende che, attraverso lo sguardo attento di Lucio Fontana, si può

esplorare la magnificenza di un’epoca di grandi scoperte, di rivoluzioni scientifiche non solo per il

mondo dell’arte, ma per l’intero sapere. In questa prospettiva, aperta e consapevole, la produzione

del grande autore prende forma in un intreccio di relazioni, punti di fuga immaginari che

intersecano movimenti artistici, pensieri poetici e rivoluzioni estetiche.

Federica Flore

storica e critica d’arte

 

Lo stile, il prestigio, la storia

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