Era il 12 settembre 1952 quando Michelangelo Testa, direttore del periodo Arbiter, apriva ufficialmente la prima edizione di quel Festival dedicato ai capi sartoriali declinati al maschile, che sarebbe diventato un appuntamento imprescindibile per i drappieri e i Maestri Sartori per quasi trent’anni. Il Casinò di Sanremo, che aveva appena organizzato il primo Festival della Canzone Italiana e che poteva vantare una più che decennale tradizione di eventi legati alla Moda, era il miglior palcoscenico per sfilate al maschile famose ben presto in tutta Europa.
A ricordo di quelle pagine di alta Sartoria il Casinò di Sanremo, Confartigianato nazionale, il Comune di Sanremo, con il patrocinio del Ministero della Cultura, la collaborazione degli Annali della Moda del 900, del periodico Arbiter presenta l’evento:” Festival della Moda Maschile 1952-1990- La Grande Bellezza dei Maestri Sartori.”
La mostra, curata dalla Storica dell’Arte dott.sa Federica Flore rimarrà aperta al pubblico, con ingresso contingentato secondo la normativa anti-Covid, sino al 17 agosto con il seguente orario tutti i giorni dalle ore 15.00 alle ore 23.00.
La mostra dedicata al Festival della Moda Maschile si compone di diversi momenti espositivi: quello dedicato alle testimonianze delle tante edizioni del Festival con alcuni dei protagonisti e delle loro creazioni, quello dedicato al periodico Arbiter con una selezione delle migliori copertine d’autore dipinte da importanti artisti ed ancora la sezione riservata a “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino firmata Attolini Cesare Spa, in cui si possono ammirare una selezionata presenza delle giacche che “Jep Gambardella”, al secolo Toni Servillo, indossò nell’omonima pellicola premio Oscar 2014, un’altra pietra miliare nella storia della Sartoria italiana.
In Sala Privata I visitatori potranno ammirare in un viaggio, raccontato dalla rivista Arbiter, nella storia del gusto e dell’”ago e filo” pensato al maschile attraverso i protagonisti della Sartoria e dei grandi Maestri dei tessuti, quei “drappieri” che esaltarono ed esaltano il Made in Italy.
Pagine e pagine della narrazione della sartoria italiana che riportano a Sanremo il ricordo di sartori come Angelo Litrico, la cui eredità è stata raccolta e valorizzata dal nipote lo stilista Luca. Alla Maison di Alta Moda Litrico si devono alcuni dei capi esposti che caratterizzano l’alta Sartoria come forma d’arte, veri capolavori, resi immortali dalle persone che li indossarono.